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Proposta per la riqualificazione di Piazza Statuto, Schio (VI), 2018 progetto quarto classificato ex-aequo Il suo nome sarà Piazza Nuova. Avra un'anima ecologica, tecnologica e innovativa. Un elemento monolitico leggermente concavo in cemento bianco mangiasmog occupa il centro della piazza e ospita al suo interno sedute, dehor con tavolini, alberi binati di Nocciolo di Costantinopoli. Una linea led a raso pavimento ne segue e disegna il perimetro. La cornice attorno recupera la pavimentazione in trachite e i lampioni originali, sara dedicata all'attraversamento pedonale, agli accessi carrai presenti, a ospitare parte del mercato cittadino. Lo spazio antistante il municipio, pavimentato con la trachite recuperata, ospitera un Frassino Pensylvanica, imponente e vigoroso, un gioco d'acqua a raso e varie sedute libere che i fruitori potranno spostare a piacimento. Officina Popolare, raggruppamento composto da Alessio Berto, Andrea De Serio, Michele Faoro, Piero Martinello, Emanuele Mondin, Dario Pretto, Angelo Zanella, Lorena Zini |
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Ristrutturazione e ampliamento con riqualificazione e ricomposizione urbanistica del complesso scolastico "Ugo Foscolo", Arcugnano (VI), 2017 Nella prima proposta di intervento vengono mantenuti e ristrutturati la palestra e l'edificio che ospita le aule della scuola secondaria, riconnessi da un nuova "piastra" di servizio al piano terra, al di sopra del quale si colloca il nuovo volume che contiene le aule della scuola primaria. Nella seconda ipotesi il nuovo complesso scolastico è costituito da 3 oggetti disegnati in funzione del loro contenuto: un volume su due livelli che contiene le aule delle due scuole, tutte orientate a sud, un volume basso che contiene di spazi di connettivo di servizio, al di sopra del quale si colloca il nuovo volume che contiene la palestra. in collaborazione con Tetraconsult s.r.l., LA Progetti, geol. Paolo Toscano |
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La 53a Galleria Passerella ciclopedonale sul torrente Leogra e sistemazione area attigua alla sede municipale, Valli del Pasubio (VI), 2017 concorso a inviti, progetto 2° classificato L'intervento non si limita alla progettazione di un oggetto o di un percorso, ma vuole diventare l'occasione per creare un luogo, un punto di riferimento per il turismo locale e non solo. Per questo alla progettazione della passerella ciclopedonale si vuole dare un valore simbolico, un richiamo alla Storia: il progetto Galleria 53, chiaro riferimento alle 52 gallerie del percorso verso il rifugio Papa. La passerella risulta per questo parzialmente coperta, quasi fosse appunto una galleria. Il luogo vuole essere un riferimento per reperire informazioni su percorsi, sentieri, strade, e tutto quanto necessario ad affrontare una visita consapevole delle montagne circostanti. in collaborazione con ing. laura locci |
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Scuole Innovative Nuova scuola primaria, Aviano (PN), 2016 L'intervento prevede la realizzazione di un nuovo edificio destinato alla scuola primaria, dopo la demolizione dell'edificio esistente. Scuola innovativa: dalla forma architettonica a un modello didattico. I movimenti delle persone generano la forma, il volume si piega integrandosi al paesaggio, la scuola si relaziona con l’ambiente circostante. in collaborazione con arch. Brenno Sonego, arch. Claudio Costalunga, arch. Angelo Zanella, arch. Elsa Fortuna, Ilaria Zaupa |
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Centro Servizi Campus, Schio (VI), 2015 Il progetto per l'ultimo piano del Centro Servizi è uno spazio flessibile, in grado di modificarsi nel corso della giornata sfruttando pareti scorrevoli e arredi mobili. la struttura in cemento prefabbricato a vista è abbinata a finiture in parquet industriale ed elementi fonoassorbenti in legno in collaborazione con arch. angelo zanella |
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Re.Quality Carrè, Carrè (VI), 2015 Concorso di idee per la riqualificazione urbana sostenibile ed il recupero architettonico-funzionale dell’area denominata “Piazza degli Alpini” e dell’ex latteria “S. Antonio Abate” in collaborazione con geol. andrea bertolin, irene grotto |
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Bologna Shoah Memorial, Bologna, 2015
Una grande copertura di forma quadrata che si abbassa fino a lasciare un'altezza libera di 120 centimetri. Un ostacolo al centro della piazza, uno spazio scomodo che costringe le persone che vogliono attraversare l'area ad abbassarsi, quasi schiacciati dal peso della tettoia, che diventa metafora della tragedia della Shoah. Tuttavia per un bambino, o una persona in sedia a rotelle, quest'ostacolo non rappresenterà un problema: per una volta categorie di persone considerate “soggetti deboli” si trovano in una condizione avvantaggiata rispetto ai cosiddetti “normali”. in collaborazione con ing. laura locci |
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Wine Culture Centre, Negrar (VR), 2014 progetto finalista La nostra proposta vuole mantenere intatta la struttura esistente, consentendo così di lasciare inalterato il funzionamento dell'azienda. Attorno all'edificio si è pensato a un elemento ordinatore che diventi la nuova immagine dell'azienda. Un volume rigoroso, puro nella forma, si antepone ai fronti esistenti senza però interferire con il loro funzionamento. Una doppia pelle in acciaio Corten, con funzione di frangisole, diventa elemento allegorico che vuole comunicare il significato intrinseco nell'attività dell'azienda vinicola. ispirato all'opera di giancarlo scapin in collaborazione con arch. alessandro campesato, arch. gianmaria rezzadore |
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Arte in Barriera, Torino, 2014 13 facciate cieche, sulle quali raccontare lo spirito e la storia del quartiere Barriera di Milano a Torino. Sono accomunate dalla stessa tecnica realizzativa in sagome di rete metallica, dagli elementi in scala reale, dall'interazione tra figure, elementi tridimensionali, corpi illuminanti e struttura dell'edificio (intesa come la visualizzazione della stessa attraverso il disegno dei solai e dei muri portanti). ispirato all'opera di mario martinelli www.mariomartinelli.it |
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Senior City, Cortina D'Ampezzo (BL), 2013 L'intervento vuole coniugare la tipologia della tradizionale contrada ampezzana, familiare a quelli che saranno gli ospiti della struttura, con le esigenze funzionali di una residenza per anziani autosufficienti. Le abitazioni reinterpretano la casa di montagna, con basamento bianco e rivestimento in legno, e sono collegate da una piastra polifunzionale in cui trovano spazio le aree comuni. in collaborazione con arch. gianmaria rezzadore |
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Progetto 7° classificato
Risalendo il torrente Cismon ci si trova davanti ad una serie di formazioni rocciose che emergono improvvisamente dai boschi e una volta giunti in prossimità del Passo è possibile osservare contemporaneamente diversi affioramenti che costituiscono parte del Parco Vulcanico Atesino, a sua volta incluso nel Parco Naturale Paneveggio – Pale di San Martino. Questa sorta di “rivelazione” della natura intrinseca della zona, di quello che normalmente si nasconde sotto il tipico paesaggio di montagna (boschi e prati, pendii e vette frastagliate), racconta la genesi della morfologia del luogo. Forse il genius loci di Passo Rolle si nasconde qui. |
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Progetto 2° classificato
In collaborazione con lo scultore Giancarlo Scapin www.giancarloscapin.com “Un ponte risponde alla funzione di collegamento di due parti estreme per superare l’ostacolo che le separa. La struttura diviene una violazione della linea geografica per trasformarsi in un simbolo di comunicazione e di unione. Avrà una percorribilità sollevata e quasi sospesa in aria come un volatile che trascende la linea dell’orizzonte per violare il cielo." in collaborazione con giancarlo scapin |
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Progetto scelto per la selezione finale
“Nel mondo dei bambini tutti i quadri sono appesi troppo in alto” ha scritto Stig Dagerman. |
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