Intervento per la riqualificazione della Casa di Riposo di Asiago (VI) e dell'area e fabbricati del complesso dell'ex Caserma Riva, 2023
progetto selezionato per la seconda fase del concorso, raggruppamento 4° classificato
La Guerra aveva distrutto il paese, l’architettura è riuscita solo parzialmente nell’opera di ricostruzione.
Proviamo con la bellezza, l’arte, la poesia.
La riqualificazione della casa di riposo e del complesso ex Caserma Riva di Asiago diventa l’occasione per un rinnovamento del rapporto tra gli edifici, gli spazi esterni, la città di Asiago e il territorio circostante.
in collaborazione con
LA Progetti, termotecnico Alberto Tomasi, progettista elettrico Giorgio Sardei, geol. Paolo Toscano
progetto selezionato per la seconda fase del concorso, raggruppamento 4° classificato
La Guerra aveva distrutto il paese, l’architettura è riuscita solo parzialmente nell’opera di ricostruzione.
Proviamo con la bellezza, l’arte, la poesia.
La riqualificazione della casa di riposo e del complesso ex Caserma Riva di Asiago diventa l’occasione per un rinnovamento del rapporto tra gli edifici, gli spazi esterni, la città di Asiago e il territorio circostante.
in collaborazione con
LA Progetti, termotecnico Alberto Tomasi, progettista elettrico Giorgio Sardei, geol. Paolo Toscano
Nuova palestra in via San Gaetano, Thiene (VI), 2018
raggruppamento 4° classificato
Procedura aperta incarico servizi di architettura e ingegneria relativi a progettazione definitiva ed esecutiva per l'attuazione dell'intervento relativo alla realizzazione di una palestra in via San Gaetano a Thiene.
Le migliorie rispetto al progetto preliminare riguardano una distribuzione più efficiente degli spazi interni, l'apertura di grandi vetrate sul lato nord e una nuova "pelle" in lamiera stirata che avvolge l'edificio e identifica il volume della palestra e gli spazi accessori con diversi toni di colore.
in collaborazione con
Tetraconsult s.r.l., Welltech s.r.l., LA Progetti, ing. Remigio Rancan
Proposta per la riqualificazione di Piazza Statuto, Schio (VI), 2018
progetto quarto classificato ex-aequo
Il suo nome sarà Piazza Nuova.
Avra un'anima ecologica, tecnologica e innovativa.
Un elemento monolitico leggermente concavo in cemento bianco mangiasmog occupa il centro della piazza e ospita al suo interno sedute, dehor con tavolini, alberi binati di Nocciolo di Costantinopoli. Una linea led a raso pavimento ne segue e disegna il perimetro.
La cornice attorno recupera la pavimentazione in trachite e i lampioni originali, sara dedicata all'attraversamento pedonale, agli accessi carrai presenti, a ospitare parte del mercato cittadino. Lo spazio antistante il municipio, pavimentato con la trachite recuperata, ospitera un Frassino Pensylvanica, imponente e vigoroso, un gioco d'acqua a raso e varie sedute libere che i fruitori potranno spostare a piacimento.
Officina Popolare, raggruppamento composto da Alessio Berto, Andrea De Serio, Michele Faoro, Piero Martinello, Emanuele Mondin, Dario Pretto, Angelo Zanella, Lorena Zini
progetto quarto classificato ex-aequo
Il suo nome sarà Piazza Nuova.
Avra un'anima ecologica, tecnologica e innovativa.
Un elemento monolitico leggermente concavo in cemento bianco mangiasmog occupa il centro della piazza e ospita al suo interno sedute, dehor con tavolini, alberi binati di Nocciolo di Costantinopoli. Una linea led a raso pavimento ne segue e disegna il perimetro.
La cornice attorno recupera la pavimentazione in trachite e i lampioni originali, sara dedicata all'attraversamento pedonale, agli accessi carrai presenti, a ospitare parte del mercato cittadino. Lo spazio antistante il municipio, pavimentato con la trachite recuperata, ospitera un Frassino Pensylvanica, imponente e vigoroso, un gioco d'acqua a raso e varie sedute libere che i fruitori potranno spostare a piacimento.
Officina Popolare, raggruppamento composto da Alessio Berto, Andrea De Serio, Michele Faoro, Piero Martinello, Emanuele Mondin, Dario Pretto, Angelo Zanella, Lorena Zini
Ristrutturazione e ampliamento con riqualificazione e ricomposizione urbanistica del complesso scolastico "Ugo Foscolo", Arcugnano (VI), 2017
Nella prima proposta di intervento vengono mantenuti e ristrutturati la palestra e l'edificio che ospita le aule della scuola secondaria, riconnessi da un nuova "piastra" di servizio al piano terra, al di sopra del quale si colloca il nuovo volume che contiene le aule della scuola primaria.
Nella seconda ipotesi il nuovo complesso scolastico è costituito da 3 oggetti disegnati in funzione del loro contenuto: un volume su due livelli che contiene le aule delle due scuole, tutte orientate a sud, un volume basso che contiene di spazi di connettivo di servizio, al di sopra del quale si colloca il nuovo volume che contiene la palestra.
in collaborazione con
Tetraconsult s.r.l., LA Progetti, geol. Paolo Toscano
Nella prima proposta di intervento vengono mantenuti e ristrutturati la palestra e l'edificio che ospita le aule della scuola secondaria, riconnessi da un nuova "piastra" di servizio al piano terra, al di sopra del quale si colloca il nuovo volume che contiene le aule della scuola primaria.
Nella seconda ipotesi il nuovo complesso scolastico è costituito da 3 oggetti disegnati in funzione del loro contenuto: un volume su due livelli che contiene le aule delle due scuole, tutte orientate a sud, un volume basso che contiene di spazi di connettivo di servizio, al di sopra del quale si colloca il nuovo volume che contiene la palestra.
in collaborazione con
Tetraconsult s.r.l., LA Progetti, geol. Paolo Toscano
La 53a Galleria
Passerella ciclopedonale sul torrente Leogra e sistemazione area attigua alla sede municipale, Valli del Pasubio (VI), 2017
concorso a inviti, progetto 2° classificato
L'intervento non si limita alla progettazione di un oggetto o di un percorso, ma vuole diventare l'occasione per creare un luogo, un punto di riferimento per il turismo locale e non solo.
Per questo alla progettazione della passerella ciclopedonale si vuole dare un valore simbolico, un richiamo alla Storia: il progetto Galleria 53, chiaro riferimento alle 52 gallerie del percorso verso il rifugio Papa. La passerella risulta per questo parzialmente coperta, quasi
fosse appunto una galleria. Il luogo vuole essere un riferimento per reperire informazioni su percorsi, sentieri, strade, e tutto quanto necessario ad affrontare una visita consapevole delle montagne circostanti.
in collaborazione con
ing. laura locci
Passerella ciclopedonale sul torrente Leogra e sistemazione area attigua alla sede municipale, Valli del Pasubio (VI), 2017
concorso a inviti, progetto 2° classificato
L'intervento non si limita alla progettazione di un oggetto o di un percorso, ma vuole diventare l'occasione per creare un luogo, un punto di riferimento per il turismo locale e non solo.
Per questo alla progettazione della passerella ciclopedonale si vuole dare un valore simbolico, un richiamo alla Storia: il progetto Galleria 53, chiaro riferimento alle 52 gallerie del percorso verso il rifugio Papa. La passerella risulta per questo parzialmente coperta, quasi
fosse appunto una galleria. Il luogo vuole essere un riferimento per reperire informazioni su percorsi, sentieri, strade, e tutto quanto necessario ad affrontare una visita consapevole delle montagne circostanti.
in collaborazione con
ing. laura locci
Scuole Innovative
Nuova scuola primaria, Aviano (PN), 2016
L'intervento prevede la realizzazione di un nuovo edificio destinato alla scuola primaria, dopo la demolizione dell'edificio esistente.
Scuola innovativa: dalla forma architettonica a un modello didattico.
I movimenti delle persone generano la forma, il volume si piega integrandosi al paesaggio, la scuola si relaziona con l’ambiente circostante.
in collaborazione con
arch. Brenno Sonego, arch. Claudio Costalunga, arch. Angelo Zanella, arch. Elsa Fortuna, Ilaria Zaupa
Nuova scuola primaria, Aviano (PN), 2016
L'intervento prevede la realizzazione di un nuovo edificio destinato alla scuola primaria, dopo la demolizione dell'edificio esistente.
Scuola innovativa: dalla forma architettonica a un modello didattico.
I movimenti delle persone generano la forma, il volume si piega integrandosi al paesaggio, la scuola si relaziona con l’ambiente circostante.
in collaborazione con
arch. Brenno Sonego, arch. Claudio Costalunga, arch. Angelo Zanella, arch. Elsa Fortuna, Ilaria Zaupa
Centro Servizi Campus, Schio (VI), 2015
Il progetto per l'ultimo piano del Centro Servizi è uno spazio flessibile, in grado di modificarsi nel corso della giornata sfruttando pareti scorrevoli e arredi mobili.
la struttura in cemento prefabbricato a vista è abbinata a finiture in parquet industriale ed elementi fonoassorbenti in legno
in collaborazione con
arch. Angelo Zanella
Il progetto per l'ultimo piano del Centro Servizi è uno spazio flessibile, in grado di modificarsi nel corso della giornata sfruttando pareti scorrevoli e arredi mobili.
la struttura in cemento prefabbricato a vista è abbinata a finiture in parquet industriale ed elementi fonoassorbenti in legno
in collaborazione con
arch. Angelo Zanella
Re.Quality Carrè, Carrè (VI), 2015
Concorso di idee per la riqualificazione urbana sostenibile ed il recupero architettonico-funzionale dell’area denominata “Piazza degli Alpini” e dell’ex latteria “S. Antonio Abate”
in collaborazione con
geol. andrea bertolin, irene grotto
Concorso di idee per la riqualificazione urbana sostenibile ed il recupero architettonico-funzionale dell’area denominata “Piazza degli Alpini” e dell’ex latteria “S. Antonio Abate”
in collaborazione con
geol. andrea bertolin, irene grotto
Bologna Shoah Memorial, Bologna, 2015
Una grande copertura di forma quadrata che si abbassa fino a lasciare un'altezza libera di 120 centimetri.
Un ostacolo al centro della piazza, uno spazio scomodo che costringe le persone che vogliono attraversare l'area ad abbassarsi, quasi schiacciati dal peso della tettoia, che diventa metafora della tragedia della Shoah. Tuttavia per un bambino, o una persona in sedia a rotelle, quest'ostacolo non rappresenterà un problema: per una volta categorie di persone considerate “soggetti deboli” si trovano in una condizione avvantaggiata rispetto ai cosiddetti “normali”.
in collaborazione con
ing. laura locci
Una grande copertura di forma quadrata che si abbassa fino a lasciare un'altezza libera di 120 centimetri.
Un ostacolo al centro della piazza, uno spazio scomodo che costringe le persone che vogliono attraversare l'area ad abbassarsi, quasi schiacciati dal peso della tettoia, che diventa metafora della tragedia della Shoah. Tuttavia per un bambino, o una persona in sedia a rotelle, quest'ostacolo non rappresenterà un problema: per una volta categorie di persone considerate “soggetti deboli” si trovano in una condizione avvantaggiata rispetto ai cosiddetti “normali”.
in collaborazione con
ing. laura locci
Wine Culture Centre, Negrar (VR), 2014
progetto finalista
La nostra proposta vuole mantenere intatta la struttura esistente, consentendo così di lasciare inalterato il funzionamento dell'azienda. Attorno all'edificio si è pensato a un elemento ordinatore che diventi la nuova immagine dell'azienda.
Un volume rigoroso, puro nella forma, si antepone ai fronti esistenti senza però interferire con il loro funzionamento.
Una doppia pelle in acciaio Corten, con funzione di frangisole, diventa elemento allegorico che vuole comunicare il significato intrinseco nell'attività dell'azienda vinicola.
ispirato all'opera di giancarlo scapin
in collaborazione con
arch. alessandro campesato, arch. gianmaria rezzadore
progetto finalista
La nostra proposta vuole mantenere intatta la struttura esistente, consentendo così di lasciare inalterato il funzionamento dell'azienda. Attorno all'edificio si è pensato a un elemento ordinatore che diventi la nuova immagine dell'azienda.
Un volume rigoroso, puro nella forma, si antepone ai fronti esistenti senza però interferire con il loro funzionamento.
Una doppia pelle in acciaio Corten, con funzione di frangisole, diventa elemento allegorico che vuole comunicare il significato intrinseco nell'attività dell'azienda vinicola.
ispirato all'opera di giancarlo scapin
in collaborazione con
arch. alessandro campesato, arch. gianmaria rezzadore
Arte in Barriera, Torino, 2014
13 facciate cieche, sulle quali raccontare lo spirito e la storia del quartiere Barriera di Milano a Torino.
Sono accomunate dalla stessa tecnica realizzativa in sagome di rete metallica, dagli elementi in scala reale, dall'interazione tra figure, elementi tridimensionali, corpi illuminanti e struttura dell'edificio (intesa come la visualizzazione della stessa attraverso il disegno dei solai e dei muri portanti).
ispirato all'opera di mario martinelli
www.mariomartinelli.it
13 facciate cieche, sulle quali raccontare lo spirito e la storia del quartiere Barriera di Milano a Torino.
Sono accomunate dalla stessa tecnica realizzativa in sagome di rete metallica, dagli elementi in scala reale, dall'interazione tra figure, elementi tridimensionali, corpi illuminanti e struttura dell'edificio (intesa come la visualizzazione della stessa attraverso il disegno dei solai e dei muri portanti).
ispirato all'opera di mario martinelli
www.mariomartinelli.it
Senior City, Cortina D'Ampezzo (BL), 2013
L'intervento vuole coniugare la tipologia della tradizionale contrada ampezzana, familiare a quelli che saranno gli ospiti della struttura, con le esigenze funzionali di una residenza per anziani autosufficienti.
Le abitazioni reinterpretano la casa di montagna, con basamento bianco e rivestimento in legno, e sono collegate da una piastra polifunzionale in cui trovano spazio le aree comuni.
in collaborazione con
arch. gianmaria rezzadore
L'intervento vuole coniugare la tipologia della tradizionale contrada ampezzana, familiare a quelli che saranno gli ospiti della struttura, con le esigenze funzionali di una residenza per anziani autosufficienti.
Le abitazioni reinterpretano la casa di montagna, con basamento bianco e rivestimento in legno, e sono collegate da una piastra polifunzionale in cui trovano spazio le aree comuni.
in collaborazione con
arch. gianmaria rezzadore
Ampliamento scuola primaria G.B. Cipani, Schio, 2013
concorso a inviti
Il nuovo manufatto vuole proporsi come rispettoso del vecchio edificio, al quale si affianca senza mai toccarlo e al quale si allinea nel fronte strada. Si presenta però mostrando la propria modernità, utilizzando un linguaggio architettonico contemporaneo e attento all'ambiente e al contesto circostante.
Il nuovo volume si compone di tre elementi costitutivi che disegnano la composizione del manufatto: un parallelepipedo in vetro identifica la zona di ingresso, un volume opaco completa l'edificio verso sud, un elemento interamente rivestito in legno caratterizza il piano primo.
Il nuovo manufatto vuole proporsi come rispettoso del vecchio edificio, al quale si affianca senza mai toccarlo e al quale si allinea nel fronte strada. Si presenta però mostrando la propria modernità, utilizzando un linguaggio architettonico contemporaneo e attento all'ambiente e al contesto circostante.
Il nuovo volume si compone di tre elementi costitutivi che disegnano la composizione del manufatto: un parallelepipedo in vetro identifica la zona di ingresso, un volume opaco completa l'edificio verso sud, un elemento interamente rivestito in legno caratterizza il piano primo.
Un involucro innovativo, Vicenza, 2013
La nuova facciata è costituita da pannelli prefabbricati in policarbonato alveolare di colore bianco opalino che fungono da
facciata ventilata per la maggior parte della superficie e da frangisole apribili in corrispondenza delle finestre. In questo modo la facciata si modifica in base all'utilizzo dei singoli locali, alle condizioni atmosferiche e alle stagioni.
In modalità notturna, la particolare trasparenza del materiale trasforma l'edificio in un grande oggetto luminoso che lascia intravedere l'attività che si svolge all'interno di esso.
In corrispondenza delle terrazze vengono inseriti degli elementi scatolari di diversa profondità che emergono dalla facciata e la caratterizzano, diventando dei piccoli giardini pensili.
facciata ventilata per la maggior parte della superficie e da frangisole apribili in corrispondenza delle finestre. In questo modo la facciata si modifica in base all'utilizzo dei singoli locali, alle condizioni atmosferiche e alle stagioni.
In modalità notturna, la particolare trasparenza del materiale trasforma l'edificio in un grande oggetto luminoso che lascia intravedere l'attività che si svolge all'interno di esso.
In corrispondenza delle terrazze vengono inseriti degli elementi scatolari di diversa profondità che emergono dalla facciata e la caratterizzano, diventando dei piccoli giardini pensili.
Riqualificazione di Malga Fosse, Passo Rolle, Siror (TN) 2012
Progetto 7° classificato
Risalendo il torrente Cismon ci si trova davanti ad una serie di formazioni rocciose che emergono improvvisamente dai boschi e una volta giunti in prossimità del Passo è possibile osservare
contemporaneamente diversi affioramenti che costituiscono parte del Parco Vulcanico Atesino, a sua volta incluso nel Parco Naturale Paneveggio – Pale di San Martino.
Questa sorta di “rivelazione” della natura intrinseca della zona, di quello che normalmente si nasconde sotto il tipico paesaggio di montagna (boschi e prati, pendii e vette frastagliate), racconta la genesi della morfologia del luogo.
Forse il genius loci di Passo Rolle si nasconde qui.
Risalendo il torrente Cismon ci si trova davanti ad una serie di formazioni rocciose che emergono improvvisamente dai boschi e una volta giunti in prossimità del Passo è possibile osservare
contemporaneamente diversi affioramenti che costituiscono parte del Parco Vulcanico Atesino, a sua volta incluso nel Parco Naturale Paneveggio – Pale di San Martino.
Questa sorta di “rivelazione” della natura intrinseca della zona, di quello che normalmente si nasconde sotto il tipico paesaggio di montagna (boschi e prati, pendii e vette frastagliate), racconta la genesi della morfologia del luogo.
Forse il genius loci di Passo Rolle si nasconde qui.
Passerella ciclo-pedonale di via Zucca, Cittadella (PD) 2012
Progetto 2° classificato
In collaborazione con lo scultore Giancarlo Scapin
www.giancarloscapin.com
“Un ponte risponde alla funzione di collegamento di due parti estreme per superare l’ostacolo che le separa. La struttura diviene una violazione della linea geografica per trasformarsi in un simbolo di comunicazione e di unione.
Avrà una percorribilità sollevata e quasi sospesa in aria come un volatile che trascende la linea dell’orizzonte per violare il cielo."
in collaborazione con
giancarlo scapin
In collaborazione con lo scultore Giancarlo Scapin
www.giancarloscapin.com
“Un ponte risponde alla funzione di collegamento di due parti estreme per superare l’ostacolo che le separa. La struttura diviene una violazione della linea geografica per trasformarsi in un simbolo di comunicazione e di unione.
Avrà una percorribilità sollevata e quasi sospesa in aria come un volatile che trascende la linea dell’orizzonte per violare il cielo."
in collaborazione con
giancarlo scapin
Ampliamento della scuola primaria di Libano, Sedico (BL) 2011
Progetto scelto per la selezione finale
“Nel mondo dei bambini tutti i quadri sono appesi troppo in alto” ha scritto Stig Dagerman.
“Nel mondo dei bambini tutti i quadri sono appesi troppo in alto” ha scritto Stig Dagerman.
“Progetto in evoluzione”. Giò Ponti e Villa Favorita a Valdagno (VI) 2010
progetto segnalato per l’interpretazione dell’architettura ipogea
“Le vestigia degli edifici antichi sono immortali, fuori dalle regole, fuori dallo scorrere degli avvenimenti, è architettura pura, che ha perso la sua funzione e ritorna alla sua dimensione semplicemente formale. È oggetto inutile, sopravvissuto alla necessità e oggi venerato per quello che è, non per quello a cui serve o è servito" Louis Kahn.
in collaborazione con
arch. luca meneguzzo
“Le vestigia degli edifici antichi sono immortali, fuori dalle regole, fuori dallo scorrere degli avvenimenti, è architettura pura, che ha perso la sua funzione e ritorna alla sua dimensione semplicemente formale. È oggetto inutile, sopravvissuto alla necessità e oggi venerato per quello che è, non per quello a cui serve o è servito" Louis Kahn.
in collaborazione con
arch. luca meneguzzo
Gipsoteca della scultura italiana del '900
Casalbeltrame (NO)
progetto classificato tra i primi 10
Il progetto si compone di tre volumi paralleli separati da setti in cemento armato, all'interno dei quali trovano posto l'area espositiva e gli uffici.
in collaborazione con
arch. luca meneguzzo
Il progetto si compone di tre volumi paralleli separati da setti in cemento armato, all'interno dei quali trovano posto l'area espositiva e gli uffici.
in collaborazione con
arch. luca meneguzzo
Recupero edificio ex Incompiuta
Brendola (VI) 2001
progetto 1° classificato ex aequo
Ogni centro urbano, sia esso paese, città o metropoli, presenta entità che possono definirsi “fatti architettonici salienti”. La chiesa incompiuta a Brendola risulta essere tale per la centralità urbana, le dimensioni, la monumentalità, tutti elementi che contribuiscono alla connotazione, forma del tessuto urbano che si cristallizza nella “imago urbis”.
in collaborazione con
luca meneguzzo, maria cristina trentin, stefania bernardi
Ogni centro urbano, sia esso paese, città o metropoli, presenta entità che possono definirsi “fatti architettonici salienti”. La chiesa incompiuta a Brendola risulta essere tale per la centralità urbana, le dimensioni, la monumentalità, tutti elementi che contribuiscono alla connotazione, forma del tessuto urbano che si cristallizza nella “imago urbis”.
in collaborazione con
luca meneguzzo, maria cristina trentin, stefania bernardi